mercoledì 31 luglio 2013

I "barboni" a Salvador: storie ed esperienze di accoglienza

Qualche domenica fa un mio amico sacerdote missionario a Salvador mi ha fatto conoscere, dietro mia specifica richiesta, una delle case di accoglienza di accoglienza per senzatetto, situata vicino all'Av. Suburbana (già il nome dice tutto), una strada che collega la zona nord di Salvador con l'estrema periferia. Bisogna scendere in una stradina molto ripida che, al posto del marciapiede ha un bel canaletto a cielo aperto che raccoglie gli scarichi delle case. La casa di accoglienza è di proprietà della diocesi, in "concessione" ad una donna di 40 anni che, da sola, si prende cura di persone che, lasciata la strada, trovano qui il primo rifugio in vista di un reinserimento nella società. Sì, perché, spiegano, chi vive in strada è escluso da tutto e da tutti e più tempi ci passa più è difficile il suo ritorno ad una vita normale. Si perde il lavoro, la famiglia, gli amici, la dignità; infine, sé stessi. Perché il problema abitazionale è, in realtà, secondario: quello che più fa male è la gente, che bolla i "barboni" come fannulloni, o drogati, o malati mentali, o pericolosi criminali. Sono UOMINI e DONNE, non meno di quanto lo siamo noi! Ma in una società che definisce le persone in base al loro lavoro, uno stato di disoccupazione, unito alla mancanza di una dimora basta, secondo il senso comune, a perdere la dignità di persona.


Ci offrono un succo e una merenda che preparano all'istante. Ci sono 2 ragazze e 3 uomini e ci fanno domande su chi siamo e cosa facciamo a Salvador, mentre siamo seduti attorno ad un tavolino. La ragazza più giovane è la più aperta e ci racconta come trascorre le sue giornate, fra attività nella casa e vendita del giornalino "Aurora da Rua" (vedi sito ufficiale www.auroradarua.org.br); accenna anche a delle medicine che deve prendere, probabilmente tranquillanti, ma è in tutto una persona normale. Si nota anzi in lei quella sensibilità tipica delle persone che hanno sofferto, ma che non hanno smesso di sperare e credere nelle persone. Gli altri "accolti" sono piuttosto silenziosi, tranne un uomo sulla cinquantina che mi chiede di dove sono e per quale squadra italiana tifi; lui ha un viso "vissuto", magrissimo, scavato dal sole e da 15 anni di strada. 

Chiedo loro qualcosa sulle politiche della prefeitura, che a Salvador mantiene anche un dormitorio nella Cidade Baixa; lo conoscono, ma "là c'è molta confusione, i funzionari sono addetti alla sicurezza che hanno solo il compito di evitare tafferugli e non c'è la minima organizzazione o dialogo con loro". 
La responsabile ci mostra poi il retro della struttura, con un piccolo orto e i dormitori per uomini e donne e ci parla della storia del Movimento População de Rua di Salvador. Qualcosa negli ultimi anni è migliorato: ad esempio la diocesi di Salvador ha dato in concessione gratuita la chiesa della Trinità, situata nel quartiere Calçada, che è diventata sede dell'omonima comunità, che ha pure un blog con maggiori informazioni e iniziative http://igrejadatrindade.blogspot.com.br/


Torniamo a parlare e il discorso cade sull'amicizia e di quanto sia importante quando non si hanno molte cose, perchè avere amici significa essere pronto ad aiutare ed essere aiutati, avere una mano pronta a darti forza nei momenti difficili. La raggaza più spigliata mi regala 2 numeri del giornalino Aurora de Rua. Riporto qui una storia che ho trovato sul numero di Dicembre.

Dio nella strada (di fratello Henrique, pellegrino della Trinità)
Sapere di essere amato


Senza accorgersene, Dio si era sdraiato nella panchina della piazza, sotto un albero rigoglioso, coprendosi con una coperta troppo corta. Il calore del giorno, il movimento della città vicina alle feste di fine anno, il viavai delle persone nelle strade lo avevano stancato molto. 


Dio dormì profondamente... Le luci della città erano scomparse. Il rumore costante delle auto sembrava ormai distante.
Poco prima dell'alba, Dio percepì che stava piovendo: un'arietta fresca dava sollievo dopo il caldo umido del giorno. Si sentiva ben raccolto, all'asciutto dalla pioggia. 

Gli uccelli annunciarono l'alba. Ancora era scuro, Dio non aprì gli occhi. Restò sdraiato nella panchina, ascoltando il concerto della natura. Un'immensa felicità lo riempì. Sentì una grande armonia in quest'alba, dopo una notte trascorsa in strada.
Dio ripensò alla notte: la stanchezza, la panchina della piazza dove si era addormentato, la pioggia che lo aveva rinfrescato, il canto degli uccelli, la luce che ancora non era tornata...
Allora percepì che qualcosa era cambiato: perché non si era bagnato? Perché la luce non lo aveva ancora svegliato? Si girò e aprì lentamente gli occhi: un grande cartone lo copriva sopra e ai fianchi, proteggendolo dalla pioggia e dalla luce del giorno. Dietro alla sua testa, seduto perchè non c'era spazio per sdraiarsi, qualcuno teneva il cartone con la mano. Qualcuno che era stato così durante tutta la notte, proteggendo il suo amico di strada. Dio lo guardò, lo riconobbe e soavemente pronuncio il suo nome:
"Amiguinho!" (lett. amichino)
Quello abbassò la testa, e, sorridendo, rispose: "Amigão!".

Con dei gesti, Amiguinho disse a Dio che aveva dormito come un bambino. Dio sorrise e rispose che era merito delle sue attenzioni. Amiguinho indico il suo cuore e distese la mano a toccare il cuore di Dio. Dio chiuse gli occhi, lasciò che una lacrima gli bagnasse il volto, sentì un benessere immenso... Seppe di essere molto amato...
Sedette, abbraccio Amiguinho e sussurrò al suo orecchio:
"La tua amicizia mi fa molto bene..."
(fonte: giornale Aurora da Rua)

Sulla comunità da Trinidade consiglio vivamente la visione di questo video che racconta la sua storia e quella del suo fondatore, un monaco francese che, venuto a Salvador, ha deciso di vivere in strada con gli ultimi, prima di stabilirsi nell'allora abbandonata chiesa della Trinità. http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=4bbQdTRs3RI

martedì 30 luglio 2013

Indice Gini di Salvador e del Brasile: aumentano i redditi, ma le disuguaglianza non diminuiscono

File:Gini Coefficient World CIA Report 2009.png

Metà del reddito di Salvador è in mano del 10 % della popolazione e tale dato non è cambiato negli ultimi 10 anni. Nel 2000,  il 52,61 % del reddito era nelle mani del 10%; adesso il 52,14%. I dati fanno parte del calcolo dell'indice Gini, che compone i dati sullo sviluppo umano del Brasile nel 2013. Tale indice calcola la disuguaglianza di reddito fra i più ricchi e i più poveri. L'ipotetico valore 0 indicherebbe che tutti hanno il medesimo reddito, mentre quanto più si avvicina ad 1, tanto maggiore è la disuguaglianza. A Salvador, l'indice Gini è passato da 0,64 a 0,63. Il reddito pro capite mensile è passato dai 685,87 Reais del 2000 a 973 Reais del 2010 (in percentuale, è un aumento del 41.8 %); anche il reddito dei più ricchi è aumentato nella medesima proportzione, da 3608 Reais a 5.072 Reais.
 In Brasile l'indice Gini è passato da 0,64 a 0,6. Fra il 2000 e il 2010 90 municipi dello stato di Bahia hanno registrato un aumento della disuguaglianza, 25 non hanno registrato cambiamenti, mentre 303 hanno registrato una diminuzione della disuguaglianza. Per curiosità, la città che ha registrato una maggiore diminuzione della disuguaglianza del reddito è stata Palmas do Monte Alto (da 0,76 a 0,48), un comune di 20.000 abitanti situato a 865 chilometri da Salvador.

domenica 28 luglio 2013

Gli "atleti della fede": quei 2 milioni di ragazzi che non vogliono farsi rubare i propri sogni

Non so voi, ma io nel panorama economico internazionale non trovo grandi speranze; nell'educazione data oggigiorno nelle scuole e nelle famiglie italiane, ancora peggio. Si fa presto a dire che i papa-boy sono degli sfigati, che i cattolici sono bigotti e che la Chiesa... (se ne trovano tante di frasi sulla Chiesa, che sembra aver fatto peggio di Hitler e di Stalin messi insieme). Io vedo invece un'isola che può ancora costituire un'alternativa, che è una minoranza, ma che può offrire una prospettiva diversa in un mondo che semplicemente non ne ha. Per troppo tempo ci si è accontentati di sparare a zero senza conoscere, ignorando come gli unici aspetti umani della nostra società (ospedali, università, uguaglianza uomo-donna) derivano dal Vangelo.
Sì, perché se vi fanno pena le persone malate, lo dovete a Gesù: prima di lui infatti, i malati erano considerati puniti da Dio e per questo indegni di cure e attenzioni. Anzi, erano esclusi dalla società. 
Per non parlare delle donne, le femministe che saltellano e strimpellano per la loro voglia di uccidere una loro creatura: se non c'era il cristianesimo, tuttalpiù potevano aspirare ad essere le favorite dell'harem. 

Certo è necessario un primo passo: separare la nostra idea su Gesù, dalle persone che ce ne hanno parlato male (alcuni preti noiosi, diciamocelo chiaramente), facendoci credere che il cristianesimo è una religione triste, monotona e noiosa. E magari non abbiamo mai aperto e studiato il Vangelo, che vuol dire appunti "Buona notizia" Quale? Che Dio si è fatto vicino, non per risolverci i problemi nel modo che vorremmo, altrimenti non sarebbe più Dio ma il nostro personale "genio della lampada". E prendere in mano un libro serio, scritto non da un matematico che vuole arrotondare con qualche libro su una materia non sua o da un conduttore televisivo; ci sono persone che studiano la Bibbia tutta la vita e riescono a scrivere in maniera comprensibile: rivolgiamoci a loro. E seguiamo le persone che sono veramente degne, non i pupazzi della televisione: i veri eroi del mondo di oggi sono quelli che dedicano la propria vita agli altri. Molte volte ci riescono, altre no. 

I volti, le storie, le sperenza e la gioia della gioventu' mondiale, due milioni di cuori, in attesa della veglia del Papa

GIACOMO GALEAZZI E LUCA ROLANDI

RIO DE JANIERO

Nella "grande notte" dei Bergoglio-boys tante storie diventano una. Così a Copacabana, in una distesa sterminata di un milione e mezzo di ragazzi, dalla polifonia affiorano racconti che si compenetrano come tessere di un mosaico. Un clochard dorme su una panchina del lungomare, una pattuglia della polizia col mitra in mano lo fa spostare. Passano due ragazze con la bandiera cilena sulle spalle e gli lasciano un pacco di biscotti. Frammenti della veglia di preghiera lungo il litorale più famoso del mondo. Prima le difficoltà per pagare il viaggio, poi un lavoro trovato a giugno, compromettevano la sua presenza a Rio.

Tutto si è risolto, e ora sono qui. A questo punto, penso che dovevo esserci”, spiega Emanuele, un giovane lucchese, ospitato a “Casa Italia”. Carolina e Carmen, due volontarie internazionali, rispettivamente spagnola e italiana, hanno trovato ospitalità nell'appartamento di Aparecida, una donna di 86 anni. Gianluca, Fabio e Joao, italiani e portoghese, sono stati accolti da Lenize e Gjl, una coppia di avvocati con tre figli. Daniele si è arrangiato da Marcos e Silvia, che hanno offerto un alloggio anche a due ragazze (una polacca ed una argentina) che si trovavano disperse per Rio, di notte, da sole (senza conoscersi tra loro) e che non avevano ancora una sistemazione. Insomma, anche l'ospitalità è diventata un modo per combattere la "globalizzazione dell'indifferenza".


Il trentenne Luca Bazzoli, è un cooperatore che a Roma organizzava eventi. Poi ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi a progetti internazionali di solidarietà. A Rio collabora con Barbara, una donna emiliana che vive da 22 anni in una favela con suo marito brasiliano. Luca ha fondato con altri amici italiani una realtà che di nome e di fatto è "sensacional"  (sensacional.org) per aiutare i ragazzi dei quartieri più poveri ad uscire dall'indigenza con le loro forze.


Luca ha vissuto in Argentina e in Cambogia, ora opera in una delle favelas più grandi di Rio: Rocinha. "Ammiro Francesco e sono venuto ad ascoltarlo per riferire nella mia nuova comunità il suo messaggio di speranza", afferma. Lucia, 20 anni, arriva dalla diocesi di Roma. "Essere qui è sempre una sorgente che si rinnova-spiega-.La sensazione che ho avuto è stata di  accoglienza: ti senti a casa anche a 10mila chilometri di distanza. Chi arriva con lo spirito giusto, sicuramente torna a casa con qualcosa che gli mancava".

Walmir Junior, 24 anni, alza le braccia al cielo:“Io sono piccolo davanti a questa folla”. Walmir, un passato da “meninho de rua”, un presente da laureato  alla Pontificia Università Cattolica di Rio. “Amare il prossimo è fuori  moda”. Una "provocazione" che Walmir racconta di aver raccolto per vivere controcorrente grazie alla fede. “Ho  sempre voluto cambiare la mia vita, cambiando la vita degli altri”, puntualizza. Il modello c'è: Bergoglio.

E infine durante la veglia della Gmg in corso a Copacabana, alle ore 00.56 i followers dei 9 account Twitter di Papa Francesco hanno superato gli 8 milioni. Negli ultimi giorni si e' registrata una crescita importante: infatti, lo scorso 18 luglio i followers erano 7.483.409 e poco fa invece erano oltre 8.029.000. Su internet la Veglia e' seguita in diretta dal sito "Il Sismografo" che e' informato in tempo reale sulle attivita' della Santa Sede.


venerdì 26 luglio 2013

Storie di migranti (non da imitare, ma esistono anche queste): italiano preso con 400 g di cocaina a Imbassaì (a nord di Salvador)

Il nostro connazionale è clandestino in Brasile da 12 anni.
Non pubblico la notizia per fare il moralista, ma per quelli che, in Italia, danno sempre la colpa agli stranieri. Anche noi, alle volte, non facciamo belle figure. Per rispetto alla persona non pubblico il nome e la foto dell'italiano.

Da lunedì entreranno in circolazione le nuove banconote da 2 e 5 Reais

giovedì 25 luglio 2013

Pilota americano, innervosito con il metal detector, si toglie pantaloni e intimo e viene fermato dalla Polizia Federale

cintura-castita1

Va bene che quelle macchinette possono innervosire anche i più calmi, ma, vuoi la fretta, vuoi un po' di sfacciataggine, un pilota americano, di cui non è stato divulgato il nome, è andato un po' oltre, all'aeroporto della capitale baiana, tirandosi via completamente la parte di sotto dei vestiti. Un gesto impulsivo che gli ha fatto perdere il volo e che, personalmente, mi fa interrogare sull'equilibrio mentale di una persona che compie un lavoro delicato e dovrebbe conoscere molto bene le procedure d'imbarco e sulla furbizia di un passeggero che, già in ritardo, è riuscito a perdere il proprio volo. Voto 10!

P.S la foto di cui sopra si richiama ad un altro fatto avvenuto con i metal detector: a farlo scattare era stata una cintura di castita portata da un'insospettabile signora inglese di 40 anni che era andata in vacanza in Grecia senza il marito.

fonte: www.correio24horas.com.br

Um piloto foi detido na manhã desta quinta-feira (25) no Aeroporto Internacional de Salvador depois de tirar completamente as partes de baixo da roupa, segundo informações da Polícia Federal. O nome do piloto, que é americano, não foi divulgado.
De acordo com as primeiras informações, o piloto trabalha na American Airlines e estava passando por um pórtico do raio X quando tirou "completamente" a parte de baixo da roupa. Segundo um agente da PF, ele estava atrasado para um voo que seguia para Miami por volta das 10h15 e quando a máquina continuou apitando, se irritou e tirou a roupa. 
O piloto está sendo ouvido no posto da PF no aeroporto para prestar esclarecimentos. Ele pode ficar detido ou ser liberado depois que um termo circunstanciado de ocorrência for feito - um TCO é utilizado para casos de menor potencial ofensivo.

mercoledì 24 luglio 2013

Disoccupazione giovanile in Brasile e Europa

Ho trovato interessante questo articolo di Miriam Leitao, di cui riporto anche la traduzione. La giornalista scrittrice confronta qui i problemi giovanili in Brasile (dove la disoccupazione è solo del 13,6 %, ma la mortalità molto elevata, soprattutto delle persone di colore) e quelli europei (con disoccupazione giovanile al 60% in Grecia, 54% in Spagna e 42% in Portogallo). Si comincia a parlare di una "generazione persa", senza possibilità di trovare un lavoro stabile, con ripercussioni sul piano psicologico ed affettivo. 
Mi sorge spontanea una domanda: ci siamo liberati di tanti dogmi nel secolo passato; adesso si ragiona in economia come se l'attuale modello fosse l'unico possibile, almeno così ci vogliono far credere. Ma è davvero così? Non esistono altre economie possibili? O forse sono troppi gli interessi di quei troppi pochi che continuano ad ingrassare le loro obese pance? E noi dobbiamo persino ritenerci fortunati...

fonte: www.globo.com

Risolvere i problemi dei giovani è un dovere di tutti

I giovani sono al centro delle preoccupazioni per trovarsi in pericolo sotto vari aspetti. Con la giornata mondiale della Gioventù in corso, questo è un buon momento per parlare di questo tema. Loro sono il futuro, come ha detto papa Francesco.

I pericolo sono diversi; fra questi, la disoccupazione. In Europa, è un problema molto attuale - il tasso medio è del 20%, arrivando al 60% in Grecia, 54% in Spagna e 42 % in Portogallo. Ma anche in Brasile, dove la disoccupazione non è elevata, è al 13.6% fra i giovani tra i 18 e 24 anni .

La OIT (Organizzazione internazionale del lavoro, ndr) ha pubblicato recentemente uno studio, mostrando che nel mondo ci sono 73,4 milioni di giovani disoccupati. L'altro problema è l'aumento del numdero di quelli che "né studiano, né cercano lavoro". Qui in Brasile sono 8,8 milioni di brasiliani fra i 15 e i 29 anni che si trovano in questa situazione, soprattutto donne. Ragazze che sono rimaste incinte presto e sono escluse dal mercato del lavoro e dalla scuola. Anche le droghe e lo scoraggiamento possono condurre i giovani a questo punto. Questi non compaiono nelle statistiche della disoccupazione perché non cercano un lavoro.
C'è poi il problema delle morti premature, sopratutto fra i giovani di sesso maschile. Il Brasile è il quinto Paese dell'America Latina con maggior numero di giovani morti per omicidio. Uno studio della Secretaria de Igualdade Racial ha mostrato come fra i bianchi nella fascia d'età dei 12 anni avvengono 1.3 omicidi ogni 100mila abitanti; nella fascia dei 21 anni, 37.3. Fra i neri, i numeri sono ben maggiori: da 2 si arriva a 89,6 ogni 100 mila abitanti.

Sono molti i pericoli che circondano i giovani. Pensare modi di risolvere questo problema è un dovere di tutta la società. Dovrebbe essere un argomento delle politiche pubbliche, ma pure le aziende, che invece chiudono le porte ai giovani senza qualifiche, potrebbero fare qualcosa, offrendo formazione a questi giovani che entrano nel mercato del lavoro. Pure opinionisti, ONGs e professori dovrebbero fare la loro parte.

Se loro (i giovani, ndr) sono le redini del futuro, la società corre il rischio di lasciarli impreparati.


Resolver os problemas que atingem os jovens é dever de todos

Os jovens estão no foco das preocupações por estarem em perigo em vários aspectos. Com a Jornada Mundial da Juventude em andamento, esse é um bom momento para conversar sobre o tema. Eles são o futuro, como disse o papa Francisco.
Os perigos são vários; um deles, o desemprego. Na Europa, é um problema muito presente - a taxa média está em 20%, chegando a 60% na Grécia, a 54% na Espanha e a 42% em Portugal. Mas mesmo no Brasil, onde o desemprego não é alto, a desocupação entre os que têm de 18 a 24 anos está em 13,6%.
A OIT lançou recentemente um relatório mostrando que há 73,4 milhões de jovens sem emprego no mundo. 
Outro problema é o aumento do número de "nem nem", de jovens que não estudam nem trabalham. Aqui, no Brasil, são 8,8 milhões de brasileiros entre 15 e 29 anos nessa situação, principalmente mulheres. Meninas que engravidaram cedo e ficaram de fora do mercado de trabalho e da escola. As drogas e o desalento também podem levar os jovens a essa situação. Eles não aparecem nas estatísticas de desemprego, pois não procuraram trabalho.
Há também a questão da morte prematura, que afeta principalmente os jovens do sexo masculino. O Brasil é o quinto da América Latina com mais mortes de jovens por homicídios. Um estudo da Secretaria de Igualdade Racial mostrou que, entre os brancos, na faixa de 12 anos, há 1,3 homicídios por 100 mil habitantes; na faixa dos 21 anos, 37,3. Entre os negros, os números são bem maiores: de 2 para 89,6 por 100 mil habitantes.
São muitos os perigos que rondam os jovens. Pensar em como resolver esse problema é uma obrigação de toda a sociedade. Tem que ser assunto das políticas públicas, mas as empresas, que fecham as portas para os que não tem qualificação, também podem fazer alguma coisa, oferecendo parte da capacitação desses jovens que chegam ao mercado. Formadores de opinião, ONGs e professores também podem fazer a sua parte.
Se eles são os donos do futuro, a sociedade corre risco em deixá-los desamparados.

martedì 23 luglio 2013

Se pure il Papa resta bloccato nel traffico...





Trasferirsi in Brasile: i passi e le scelte da compiere

La voglia di cambiare
Siete stanchi dell'Italia? Avete bisogno di cambiare vita? Siete stufi di gente che si lamenta tutti i giorni per quello che non è e avrebbe potuto essere o fare? Bene, avete già compiuto il primo passo per lasciare l'Italia.
Ma dove andare? Esiste un Paese dove vivere una vita più umana, senza doversi ritrovare in mezzi ad estranei completamente diversi da voi e che vi guardano in cagnesco? In Asia e in Africa sarete sempre "stranieri", la cultura di tutti gli Stati di quei continenti è troppo diversa e lontana dalla nostra. Per carità, c'è chi diventa buddista o induista e cambia completamente vita. Ma io voglio considerare il 99% delle persone, gli italiani di tutte le età delusi dal loro Paese.
Non voglio qui dire che l'Italia è un Paese di persone tristi e senza speranza; solo che in molte località (io sono di una piccola città del centro) trovare la maniera di vivere, lavorare e, soprattutto, incontrare e conoscere persone con cui passare del tempo, invece di stare nelle proprie case, ipnotizzati dalle droghe multimediali dei computer, può diventare complicato e la vita appare sempre più monotona.

Analizzate la vostra vita e fatevi i conti in tasca
Siete singol? Avete una famiglia? Genitori anziani? Non basta avere un conto in banca consistente: non bisogna sottovalutare le difficoltà di adattamento e le reali motivazione che stanno alla base di una nostra insoddisfazione o voglia di cambiare. A volte, fuggiamo da delusioni sentimentali o lavorative e pensiamo di poter risolvere tutto solo cambiando terra: sappiate che i problemi e le ferite ve le porterete addosso, la soluzione è guardarli in faccia e superarli, non cercare semplicemente di non pensarci più.
Se, ad esempio, siete reduci da un fallimento "amoroso", come una separazione o un divorzio, aspettare del tempo prima di gettarsi fra le braccia di qualcun altro può essere l'occasione per capire in cosa cambiare nella prossima relazione; oppure, prendersi un periodo di tempo per dedicarsi agli altri: molte volte siamo troppo egocentrici e pensare anche ad altro può aiutarci a capire meglio noi stessi.
Detto ciò, dobbiamo analizzare la sostenibiltà finanziaria del nostro sogno-progetto, considerando pure che il Brasile non è poi così economico. Molto dipende dalle nostre esigenze: anche in Italia c'è chi vive con 400 Euro al mese e chi non gliene bastano 1.500. Se proprio vogliamo stabilire un tetto minimo per la sopravvivenza in una città del Nord-Est, potremmo aggirarci sui 400 Euro per una persona (a Luglio 2013, con cambio Euro-Real 2.95) che non vada al ristorante e show, non abbia un'automobile e, possibilmente, non abiti in un quartiere turistico. Che vita triste!, direte. A Salvador esistono cinema d'essai con ingresso gratuito e numerosi concerti gratuiti (senza citare il carnevale), non è mica l'Italia, dove si paga (salato) per rinchiudersi in una discoteca!

Evitare le illusioni
Non esistono Paesi o donne/uomini migliori: esistono Paesi con persone che, per cultura, storia e condizione economica, possono, a seconda del nostro carattere e della nostra storia personale, combinare meglio con noi stessi. Ad esempio, parlando di donne, non è che le brasiliane siano migliori: ne conosco molte insopportabili, terribilmente vanitose o alla ricerca del primo italiano da "spellare"; ma, dall'altro lato, forse l'emancipazione femminile direi quasi "rabbiosa" del nostro Paese ha fatto sì che la donna e l'uomo competano agonisticamente sul lavoro, come a casa, su chi è più bravo ed efficiente. Quando poi in televisione, ma anche in giro, vediamo donne, a volte pure uomini, che si vendono per poco. Lo so, l'ho fatta troppo semplice ed ho parlato da uomo, ma non volevo offendere nessuno.

Prendersi una vacanza e decidere regione e quartiere
E' il modo migliore per non illudersi e non "ricamare" troppo sui nostri sogni. Prendetevi, lavoro permettendo, più tempo possibile. Il Brasile è un Paese immenso, con una varietà di climi e ritmi di vita per tutti i gusti. Se amate il caldo e il mare e volete spendere meno (rispetto a Rio), vi consiglio il Nord-Est e Salvador in particolare. Il clima sarà piacevole tutto l'anno ed incontrerete una varietà incredibile di frutti e verdure durante tutto l'anno. Sarà una bella sensazione passare il Natale al mare, o mangiare l'uva a Marzo, o pomodori (non di serra) tutto l'anno a 1 Real al chilo.
Inizialmente, fate pure la vita del turista, ma successivamente cercate di entrare nella mentalità di chi vive lì: andate a vedere un quartiere residenziale alla portata delle vostre tasche (vedete gli annunci su un giornale o sul sito di qualche immobiliare per capire in quale quartiere potreste stabilirvi) e chiedete o recatevi sul posto per vedere se è un luogo "vivibile".

Visto permanente
Avrete bisogno del visto solo per stare per più di tre mesi consecutivi in Brasile. Trascorsi questi, dovrete stare altri 3 mesi fuori dal Brasile, prima di poter rientrare per altri 3. Infatti, gli italiani possono permanere 90 giorni ogni 180, per un totale di 6 mesi l'anno.
Per maggiori info invito alla lettura del post specifico http://vivereasalvador.blogspot.com.br/2013/06/visti.html

Vivere di rendita
Se avete una rendita in Italia (pensione o affitto) consideratevi fortunati. Fate bene i conti con le vostre esigenze e vedete se la rendita è sufficiente a coprire tutte le spese. Siate previdenti, considerate sempre una spesa leggermente superiore a quella prevista. 
Se non avete una rendita, ma avete un appartamento o casa in Italia, potreste affittarlo; oppure verificate con il ricavato dell'eventuale vendita se potreste comprare una casa in Brasile per abitarci e una o due da affittare (vedi post specifico su acquisto casa http://vivereasalvador.blogspot.com.br/2013/06/comprare-casa-in-brasile.html).

Lavorare in Brasile

Lavorare come dipendenti non è semplice: l'ottenimento del visto di lavoro deve avvenire prima di entrare in Brasile, a meno di casi particolari (vedi sito consolato Roma http://www.consbrasroma.it/vistos/temporaneo.html).
La stragrande maggioranza di italiani emigrati in Brasile ha tentato l'avventura di un'attività in proprio: dall'import-export, al classico ristorante o pizzeria, dalla gelateria alla pousada. Vedrete voi stessi la fantasia dei nostri connazionali nell'inventarsi un mestiere. Proprio questo è il punto: non improvvisare, ma seguire comunque una qualche passione, dopo aver verificato la fattibilità del progetto. Molti connazionali, infatti, sono costretti a tornarsene in patria con la coda fra le gambe e diversi soldi in meno. Aprire un'attività in Brasile è sicuramente meno costoso che in Italia (non meno burocratico), ma non è comunque una passeggiata.
Sfruttate il periodo di vacanza e, una volta trasferiti, prendetevi del tempo e guardatevi sempre intorno, anche per capire le esigenze della città e del quartiere che avrete scelto. Conta poi moltissimo il target (in Brasile la popolazione è divisa in fasce di reddito): individuare la localizzazione in base alla fascia di reddito che volete raggiungere è il primo passo.
Quindi vedete la situazione del settore di mercato in cui volete entrare (quante altre attività uguali alla vostra esistono in zona, cosa fareste voi di differente, perché non ce ne sono in una certa zona, ecc.).
Sono restato molto sul generale; per maggiori dettagli potete cercare i post specifici linkati o anche commentare questo. 
Un saluto e alla prossima!

domenica 21 luglio 2013

Il papa a Rio una sfida per dimostrare al mondo che il Brasile è un Paese sicuro


La rinuncia all'auto blindata complicherà il lavoro della policia federal e i più di 7000 uomini dell'esercito, che occuperà le 4 favelas più vicine a Guaratiba, dove sarà celebrata la messa.


Il Papa a Rio una sfida per la sicurezza



Bergoglio ha passato la vita tra i poveri e non torna da loro in auto blindata». In Curia hanno tentato invano di convincerlo a non abbassare i livelli di sicurezza della sua trasferta brasiliana che inizia domani. Il Papa, però, non rinuncia né al contatto diretto coi fedeli né ai «fuori programma». Come quello di ieri sera: visita a sorpresa a Santa Maria Maggiore per chiedere la protezione mariana sulla Gmg. Insomma il Pontefice, anche quando è in gioco la sua incolumità, decide da solo. Non ci sono minacce, ma il Vaticano avrebbe preferito applicare il rigido dispositivo delle visite di Wojtyla e Ratzinger.  

Fuori programma  
Colpo di scena già nell’agenda del primo giorno. Per sua stessa volontà, appena sbarcato all’aeroporto Galeão, invece dell’incontro con le autorità, deciso da inizio di maggio, Bergoglio se ne andrà direttamente a fare un bagno di folla con i fedeli in centro, nelle stesse vie attraversate nei giorni scorsi da manifestazioni e scontri violenti. L’incontro con la Presidente Dilma Rousseff e il governatore di Rio Sérgio Cabral avverrà solo in un secondo momento nel Palazzo Guanabara. Francesco, poi, vuole spostarsi su una Papamobile non blindata, contravvenendo così una misura consolidata in trent’anni di viaggi apostolici. L’attentatore di Wojtyla, Ali Agca ritiene che Francesco sia «vulnerabile come un parroco». A Rio non hanno gradito né il cambio di programma né la decisione papale di usare un mezzo di trasporto scoperto e fanno capire che non si possono assumere le responsabilità delle scelte di Francesco, in una città violenta dove ogni giorno vengono uccise 12 persone. L’allerta è massima: appare in assetto di guerra soprattutto Copacabana, dove ieri è stato aperto il centro stampa che accoglierà oltre 5 mila giornalisti. La polizia verde-oro ha dovuto rivedere tutto il piano di sicurezza in fretta e furia e il Papa sarà scortato nel suo improvvisato bagno di folla da agenti a piedi e da otto auto blindate con a bordo poliziotti federali.  

Le zone calde  
Novanta tiratori scelti appostati nei punti più alti del percorso monitoreranno ogni movimento. Chiuso lo spazio aereo, gli elicotteri militari saranno pronti ad intervenire. Ieri la Marina militare ha simulato un attacco: l’orologio dei dispositivi di sicurezza dovrà funzionare alla perfezione. Tra le zone «calde», il Campus Fidei, dove tra il 27 e il 28 luglio si riuniranno oltre 1,5 milioni di pellegrini. Per scongiurare che i cortei di protesta si spingano fino a lì sono state previste da Guaratiba barriere che si estenderanno per 4 km con settemila uomini dell’esercito a presidiarle. Vietato a chiunque l’uso delle maschere che contraddistinguono da settimane le manifestazioni. Per precauzione, nella settimana della visita, la Polizia militare occuperà quattro favelas della zona Est della città, considerate le più pericolose e situate a 15 km da dove il Papa celebrerà la messa a Guaratiba. Rispetto a San Paolo, infatti, la conformazione geografica di Rio non aiuta in termini di sicurezza. Ricchezza e degrado convivono in spazi pericolosamente confinanti. I poveri nelle favelas, con i narcos sulle sommità dei «morros», le colline della città, e i ricchi, che la cocaina dei narcos consumano, in basso, nei «barrios nobres», i quartieri benestanti che affacciano direttamente sul mare. Una bomba ad orologeria che stavolta potrebbe esplodere in modo davvero pericoloso a tal punto che l’Abin, i servizi segreti brasiliani, aveva sconsigliato persino il ricevimento del Pontefice da parte delle autorità nel palazzo di governo. Che è stato, invece, confermato dal governatore Cabral, il principale target delle manifestazioni violente degli ultimi giorni. «Il Papa - ha dichiarato - sarà ricevuto con tutto l’amore e la dignità possibili».  

Rischio infiltrazioni  
Rio non è la Germania dove pure, era il 2011, durante la visita di Benedetto XVI a Erfurt un uomo era riuscito a ferire un agente di sicurezza prima dell’inizio della messa, sparando con un fucile ad aria compressa. In Brasile il rischio è che dalle manifestazioni alle infiltrazioni criminali possa saltare l’intero tappo che garantisce la sicurezza, non solo del Papa ma anche dei fedeli. Ieri in basilica, davanti all’icona di Maria, il Papa ha pregato mezz’ora, poi ha offerto un omaggio floreale ed ha acceso un cero con lo stemma della Gmg. «Proteggici».

venerdì 19 luglio 2013

Costo della vita in Brasile: generi di prima necessità

Il Brasile è caro?
Quello che mi chiede al maggior parte dei miei amici: costa meno o di più la vita in Brasile? Io rispondo sempre che dipende dalla regione del Brasile, dalle tue abitudini alimentari e da quanto sei disposto a cambiarle: se ti piace mangiare tutti i giorni salame, mozzarella, cioccolata (o nutella), formaggi come gorgonzola, pecorini e parmigiano, spendi meno in Italia. Se ti sai adattare, puoi spendere anche il 15-25 % in meno. Con l'inflazione degli ultimi anni, comunque, il costo per i beni di prima necessità si sta ormai equiparando fra Italia e Brasile; forse a San Paolo, Rio de Janeiro e dintorni è addirittura superiore.

RICERCA SUI PREZZI DI BENI DI PRIMA NECESSITA'
In questo posto mi limiterò a considerare i prezzi dei beni di prima necessità, elencandone il prezzo; premetto che mi riferisco al caso particolare di Salvador de Bahia, potendo gli stessi variare sensibilmente per altre città (saranno molto più alti a San Paolo e Rio, più o meno equivalenti a Natal e Fortaleza).
Indicherò inoltre un prezzo minimo e un prezzo medio. Il primo si potrà trovare solo facendo la spesa in più supermercati (e scegliendo i prodotti più economici), mentre difficilmente si troverà facendo la spesa in un qualsiasi giorno della settimana in un solo supermercato; il consiglio è comprare la frutta e verdura nei mercatini di strada e le altre cose in 2-3 supermercati diversi, cercando di ricordarsi i prezzi. Con il tempo, saprete in quale supermercato comprare un certo paniere di prodotti e in quale altri. Considerate che dal mio paniere "standard" escludo beni che ritengo eccessivamente costosi qui in Brasile, come salame, parmigiano, nutella, pasta italiana. Non si trovano invece mozzarella, molti tipi di formaggio presenti in italia, prosciutto crudo. 
Vediamo nel dettaglio alcuni prezzi (aggiornati a luglio 2013)

Pasta:
spaghetti economici 500g R$ 1.14 -1.40 
fusilli 500g R$ 1.50-1.90 
Riso 1kg  R$ 1.59-1.90

Carne / pesce (al kg):
Calabresa  R$ 8.78-12.50
Salsiccia di maiale R$ 5.98-7.89
Salsiccia di pollo R$ 10.98-12
Bistecca di maiale R$ 6.98- 8
Macinato R$ 5.70-8
Fegato R$ 7-12
Carne bovina con osso R$ 6.98-7.30
Carne bovina senza osso R$ 8.90-9.98
Pollo intero R$ 3.98-5.98
Petto di pollo /Coscia R$ 5.98-7
Carne do sol R$ 18-21
Prosciutto cotto R$ 15-18
Mortadella R$ 12-17
Baccalà R$ 18-25

Latte  1l R$ 2.58-2.95 
Pane al kg  R$ 6-7
Pane (6 panini)  R$ 1
Zucchero  1kg R$ 1.58-1.95
Sale 1 kg R$ 0.40-1
Fagioli Carioca 1kg  R$ 4.58-5.80
Fagioli fradinho 500g  R$ 1.95-2.56
Lenticchie secche 500g R$ 3.98-5.10
Ceci 500g R$ 4.38-5.50
Mais in barattolo di latta 300g R$ 1.58-1.98
Piselli in barattolo di latta R$ 300g 1.98-2.20
Burro 250g  R$ 2.78-3.40
Margarina 360g R$1.38-1.80
Farina tipo 1 1kg  R$ 1.98-2.40
Formaggio "mussarella" al kg  R$ 14.98-19
Formaggio Gorgonzola  al kg R$ 28-46
Biscotti al kg R$ 4.58-15
Uova (12) R$ 3.40-4
Olio di oliva extra vergine importato (spagnolo, portoghese o italiano) (500ml) 8.98-13
Olio di soia R$ 1.98-2.50
Cus cus 500g R$ 0.98-1.10
Caffè in polvere 250g R$ 2.58-3
Té e camomilla (10 filtri) 1.58-2.15
Cioccolato in polvere 400g 1.94-2.90
Cioccolato al latte al kg R$ 15-20
Goiabada 200 g R$ 1.40-1.80
Marmellata 200 g R$ 4-6
Estratto di pomodoro 190 g R$ 1.28-1.60
Polpa di pomodoro 340g 1.48-1.98
Lievito per dolci in polvere (100g) 1.98-2.20
Lievito per pizza e pane (10g) 0.68-1

Frutta e verdura (al kg):
Pomodori R$ 1-2.50
Patate 1.20-2.80
Carote 1.58-2.10
Melanzane 2.58-3
Zucchine 2.58-3
Peperoni 1.20-1.60
Cipolle 1.10-2
Patata dolce 1.20-2
Mazzetto di prezzemolo R$ 1
Insalata (cesto medio) R$ 1.50-2
Arance R$ 1-2
Mele-Pere R$ 2.58-4
Mamao (papaya) medio (1 un.) R$ 1.50-2.50
Cocco medio (1 un.) R$ 1-1.50
Goiaba R$ 2.50-3
Acerola R$2.50-3
Jaca R$ 2-4
Kiwi R$ 6-8

Pulizia e altro:
Shampo 400ml R$3.98-7
Carta igienica 4 rotoli  R$ 1.08-1.98
Saponetta  R$ 0.57-1.15
Dentifricio 90 g R$ 1.05-2
Sapone in polvere per panni 500g R$ 1.58-1.98
Lampada a basso consumo da 15w R$ 4.98-8.50

Nei prossimi post mi occuperò di altri prodotti e servizi, cercando alla fine di calcolare il costo della vita in Brasile (Salvador nello specifico) per una persona e una famiglia di 3 persone.

giovedì 18 luglio 2013

Trovata balena di più di 10 metri di lunghezza vicino Porto Seguro. Ieri un pinguino su una spiagia di Salvador

Le immagini della balena sono impressionanti. Il pinguino trovato nella spiaggia di Pituba è morto oggi. L'altro pinguino trovato nella settimana scorsa sempre in una spiaggia di Salvador è ancora sotto cura veterinaria. L'anno scorso sono stati 117, mentre nel 2008 il record di 1600 in tutta la Bahia. La maggior parte purtroppo non sopravvive, arrivando stremati sulle spiaggie.

dal sito: www.correio24horas.com.br

Uma baleia jubarte foi encontrada morta na manhã desta quinta-feira (18) na praia do Espelho, em Porto Seguro, no sul do estado. A polícia ambiental da região foi acionada para remover o animal, que tem mais de 10 metros de comprimento, da areia. 

A suspeita inicial é de que o animal tenha ido parar na praia já morta. 

Pinguim na Pituba
Morreu na manhã de hoje o pinguim da espécie Magalhaes que apareceu na praia da Pituba, na quarta-feira (17). Outro pinguim encontrado em Salvador na semana passada está sob cuidados de uma equipe do Centro de Triagem de Animais Silvestres (Cetas), do Ibama. 

Ano passado, em agosto, o Cetas recebeu 117 animais. A maioria não conseguiu se recuperar da fadiga e apenas 30 sobreviveram. O recorde foi em 2008 - mais de 1.600 desembarcaram na Bahia.

Os biólogos não descartam a hipótese de estar começando uma nova temporada de pinguins. E alertam para a importância de acionar a Companhia de Polícia Ambiental (Coppa) e o Ibama, quando o animal for encontrado. O IMA também faz o resgate, presta os primeiros atendimentos e os encaminha para o Cetas.


Potyra de Jesus ajudou a tirar o pinguim do mar e ajudou a refrescá-lo. Biólogos explicam que, em vez de água, a ave precisa ser aquecida




mercoledì 17 luglio 2013

Tutto il mondo è Paese! Furto di Stato o, meglio, di prefeitura: l'ex prefeito di Salvador dovrà risarcire 770mila Reais insieme all'ex segretario dell'educazione

Già non godeva di buona fama tra la gente, figuriamoci adesso! Joao Henrique, che pure era stato rieletto dopo il suo primo mandato, è stato condannato dal Tribunal das contas dos municipios (TCM), che ha verificato irregolarità nel bando per la Fundaçao Escola de Administraçao da UFBA-FEA, del valore di 30 milioni di Reais, nella terziarizzazione irregolare di manodopera per un valore di R$ 4.286.045,49 e nella mancanza di comprovanti di spese sostenute dalle terziarizzate per R$ 770.700,00.

dal sito www.correio24horas.com.br
O ex-prefeito de Salvador, João Henrique, e o atual secretário municipal de Educação, João Carlos Bacelar, terão que ressarcir, com recursos pessoais, R$ 770.700,00 ao cofres municipais. 

Nesta quarta-feira (17), o Tribunal de Contas dos Municípios (TCM) considerou procedente as conclusões contidas no relatório de auditoria que comprovou irregularidades na gestão dos dois gestores, referentes ao contrato firmado junto à Fundação Escola de Administração da Universidade Federal da Bahia (Ufba), no exercício de 2012. A decisão ainda cabe recurso.

Segundo o TCM, além do ressarcimento de R$ 770.700,00, pela inexistência da devida comprovação das despesas, João Henrique e João Carlos Bacelar foram multados em R$ 30 mil, cada um. As penalidades foram determinadas pelo relator do processo, conselheiro Fernando Vita.

Os auditores do Tribunal concluíram que houve contratação irregular por dispensa de licitação da Fundação Escola de Administração da Ufba-FEA, no valor de R$ 30 milhões, que serviços foram executados em desacordo com o estabelecido em contrato, que houve terceirização irregular de mão de obra no valor de R$ 4.286.045,49 e que houve ausência de comprovação das despesas executadas pelas subcontratadas, no valor de R$ 770.700,00. 

Também foram constatadas pelos auditores a fragilidade na composição dos custos dos serviços contratados e a subcontratação irregular em dispensa de licitação, no montante de R$ 888.020,00.

A auditoria foi realizada na Prefeitura de Salvador e na Secretaria de Educação para examinar a regularidade do contrato firmado junto à Fundação Escola de Administração da Ufba, no exercício de 2012.

O processo de auditoria foi deflagrado por meio de pedido da Promotora de Justiça do Ministério Público do Estado da Bahia, Rita Tourinho, que informou à Presidência do TCM/BA a identificação de diversas irregularidades no contrato firmado entre o Município de Salvador, através da Secretaria da Educação, e a Fundação Escola de Administração da Ufba, no montante de R$ 30.000.000,00, a serem pagos de acordo com o cronograma físico-financeiro proposto, com prazo de vigência de 01/06 a 31/12/2012.

Em nota divulgada nesta quarta-feira (17), João Carlos Bacelar afirma que não foi citado ou convocado pelo TCM para prestar quaisquer esclarecimentos acerca do contrato firmado em 2012 entre a Prefeitura e a Fundação Escola de Administração da Ufba.

“Estou tranquilo e vou provar ao TCM que não há nenhuma irregularidade da minha parte. Só quero essa oportunidade junto ao tribunal para provar isso”, disse Bacelar.

Come aprire un conto corrente in Brasile e trasferire i propri soldi

Aprire un conto corrente in Brasile è giustamente una delle domande più frequenti che fanno i neo-immigrati in Brasile e non solo. Anche alcuni che passano alcuni mesi all'anno nel Paese, spinti dalla voglia di buttarsi in investimenti finanziari, o in vista di un futuro trasferimento definitivo hanno questo desiderio.
Vediamo prima le norme generali, per poi considerare nello specifico le banche che, in base alla mia esperienza, hanno migliori servizi, anche per i bonifici internazionali (potete comunicarvi anche vostre esperienze in merito e le inserirò nel post).

Per aprire un conto corrente serve:
-  documento di identità valido (ok il passaporto);
- CPF (lo può ottenere anche un turista, è il codice fiscale brasiliano);
- comprovante di Residencia (per esempio, una bolletta a vostro nome, oppure di un vostro familiare con allegata una dichiarazione che voi vivete con il titolare della bolletta);
- per gli stranieri, RNE (registro nacional do estrangeiro): è indispensabile avere un visto per poter aprire un conto corrente. Conosco persone che l'hanno ottenuto anche con un visto per "volontariato" (durata di 1 anno), ma sono eccezioni.

Già, le eccezioni...
In Brasile, sono spesso determinanti, ma, almeno in questo caso è davvero difficile ottenere strappi alla regola. Anzi, spesso vi verrà chiesto un "comprovante de renda", ovvero un'attestazione che avete un reddito in Brasile. Conversando, si riesce ad toglierlo dalla lista, magari allegando una dichiarazione dei redditi italiana (se avete un reddito in italia), o dicendo che volete aprire un conto corrente da investitore (l'HSBC contempla questo tipo di conti correnti, vantaggiosi per chi vuole fare investimenti finanziari). Preparatevi comunque a non farvi scoraggiare dalla prima risposta scocciata/annoiata/svogliata/sbrigativa di un dipendente qualsiasi: cercate di parlare con il gerente (direttore) della banca, spiegate la vostra situazione e date l'impressione che non ve ne andrete finchè non vi avranno accontentato.

Il Bonifico Internazionale
Premessa 1: una conta poupança non può ricevere trasferimenti internazionali.
Premessa 2: alcune banche autorizzano il ricevimento di soldi tramite bonifico internazionale solamente dopo un certo tempo dall'apertura del conto; meglio informarsi prima.
Verificate innanzitutto che la conta ricevente sia abilitata a ricevere bonifici internazionali: in alcuni casi, potrebbe essere richiesto al titolare di presentarsi in agenzia per confermare i propri dati e, se la conta è aperta da diverso tempo, portare un nuovo comprovante di residenza.
L'elemento essenziale nel bonifico internazionale è la causale: a seconda della vostra esigenza e, soprattutto, dell'importo, dovrete scegliere la causa adeguata e scriverla in portoghese; è infatti la banca brasiliana ad effettuare controlli sui trasaferimenti in entrata nel Brasile.
Alcuni esempi:
- Manutençao: è la causale più adoperata, non necessitando di documenti aggiuntivi per "sbloccare" il denaro; la maggior parte delle volte, vi diranno che esiste un valore massimo trasferibile con questa causale (es. 10,000 reais al mese), ma dipende dalla banca, dal direttore e dall'ufficio di cambio. In realtà, questo limite, almeno per il  Banco do Brasil, non esiste nel regolamento interno della stessa. Per esperienza, con il Banco Bradesco, ho incontrato le maggiori difficoltà per superare questo limite mensile, pur avendolo sforato di poco, mentre con il Banco do Brasil, conversando con la "gerente", sono riuscito a trasferire un valore ben maggiore. E' stata la gerente stessa a farmi vedere nel computer che si dice espressamente che non esiste espressamente un limite al trasferimento.
-Transferência patrimonial: utilizzabile solamente quando chi manda e riceve i soldi sono la stessa persona.
- altre causali specifiche, ad esempio Compra de Imóvel  nel caso stiate acquistando un immobile. In questo caso, dovrete fornire documentazioni aggiuntive, come il contratto di compra - venda de imovel. Consiglio di contattare in anticipo il gerente dell'agenzia della persona che dovrà ricevere i soldi

Altri dati necessari per realizzare il bonifico internazionale sono, oltre al nome completo del ricevente, il numero dell'agenzia, del conto corrente e, dal 1 luglio 2013, il codice IBAN. Prima veniva richiesto il codice SWIFT della banca brasiliana: nel caso vi fosse chiesto, potete consultare il sito http://www.theswiftcodes.com/brazil/

Il contratto di cambio
Fate molta attenzione al cambio applicato dalle varie banche: la differenza può essere anche consistente e le risposte del personale, purtroppo, sono molto evasive. Anche qui, bisogna insistere e perdere tempo. Alcune banche (sicuramente il Banco do Brasil) prevedono un servizio che vi consente di tenere in stand-by i soldi prima che siano convertiti in Reais e di decidere, a seconda dell'andamento del tasso di cambio, quando realizzare la conversione.

Quale banca?
Naturalmente l'esperienza può variare da una città ed agenzia ad un'altra, tranne per i regolamenti interni. Purtroppo, tutte le banche brasiliane lasciano desiderare in fatto di burocrazia; un esempio: con l'internet banking Bradesco non puoi fare un bonifico bancario se prima non hai registrato il conto corrente e di dati del ricevente presso l'agenzia, con file che vi lascio immaginare (si rischia di perdere mezza giornata).
Per quanto riguarda i bonifici internazionali, la mia esperienza si è limitata a Bradesco e Banco do Brasil: sconsiglio con tutto il cuore la prima, per la burocrazia immensa; accettabile il Banco do Brasil, anche se, una volta aperto il conto, devi aspettare 90 giorni per ricevere soldi dall'estero.
Il Bradesco, a proposito, per ogni bonifico che non abbia causale "manutençao" chiede (cosa assurda!) la vostra dichiarazione dei redditi legalizzata e tradotta! Cioè, se io ho un conto corrente in Italia e uno in Brasile a mio nome, e voglio traferire 50.000 Euro frutto del mio lavoro di 4 o 5 anni, devi portargli la traduzione della mia dichiarazione dei redditi, autenticata dal consolato brasiliano!!! (ovvero, come dicono nella mail inviatami, Documento que comprove a origem do recurso do ordenante e /ou Imposto de renda do ordenante. **Os Documentos redigidos em língua estrangeira, deverão ser traduzidos por tradutor publico  Juramentado e deverão estar notarizado e consularizado pelo Consulado Brasileiro)**)

La Caixa e Itaù non autorizzano bonifici internazionali prima di 180 giorni dall'apertura del conto corrente; le ho  escluse per questo
Banco Santander: ho rinunciato a chiedere info causa fila enorme.
HSBC: forse la più efficiente (leggi file esigue) e con migliori proposte di investimenti finanziari. Se avete un discreto gruzzolo, potete aprire un "conto investitore" con "gerente dedicado": avrete buoni rendimenti. Per contro, i costi dei servizi sono più elevati e la diffusione sul territorio è scarsa
Banco do Brasil: i servizi sono accettabili, la rete è capillare; scegliete bene la vostra agenzia, perchè in alcune le file sono disumane.

In conclusione
Questo è il frutto della mia esperienza: se qualcuno volesse aggiungere qualcosa, o avesse un dubbio o una correzione da fare, sono a disposizione.
Alla prossima e in bocca al lupo!