domenica 30 giugno 2013

Altro che migliori servizi pubblici! I tifosi baiani vogliono più BIRRA!

www.atade.com.br

Durante la partita Italia-Uruguay valida per il 3° posto della Confederations Cup, un'altra protesta ha accompagnato quelle contro governo e Fifa: quella contro il divieto di vendere birra nei minuti finali del secondo tempo. Visto che la partita è terminata ai rigori, l'astinenza dalla "bionda" si è protratta più del previsto e i tifosi hanno chiesto, e non ottenuto, una speciale proroga alla norma, gridando "Cerveja, cerveja!" Perfino le rivalità fra tifosi delle due squadre di Salvador, Bahia e Vitòria, si sono attenuate: del resto, si sa, quando c'è un problema che affligge tutti, è meglio far fronte comune!


La sfida di Dilma per riconquistare gli elettori è migliorare la salute pubblica


Pesquisa CNT Ibope aponta que 75% da população apoia as manifestações
fonte: http://www.cnt.org.br



Sembra che il popolo brasiliano abbia aperto gli occhi e voglia risultati concreti dai propri politici.

Dai dati emersi da una ricerca su un campione di persone di 
79 municipi del Brasile, la salute è il settore con maggiore carenze del paese. Il problema, secondo il ministro delle comunicazini Paulo Bernardo non è solo a livello di governo federale, ma anche dei vari stati e municipi. Dilma. "Il problema", continua il ministro, "non è neanche la mancanza di ospedali ma il servizio che deve essere maggiormente 'umanizzato'. La risposta che il governo sta cercando di dare mira comunque ad accelerare gli investimenti già contrattati e identifiare ulteriori ospedali da costruire.
Vedremo se gli stimoli dati dalle manifestazioni di strada, alimentate dalla rete, riusciranno a concretizzare le tante parole e proclama dei politici. Importante sarà dare continuità a questa nuova attenzione della popolazione e non fermarsi alle manifestazioni che durano qualche settimana, così entusiasmanti e facili da organizzare nel mondo di internet;
servono anni di pressione mediatica verso i politici, perchè i risultati delle riforme di vedono necessariamente nel lungo periodo.



fonte: www.correio24horas.com.br

Contestazioni nelle 2 finali di oggi a Salvador e Rio de Janeiro

Nello stadio Fonte Nova, a Salvador de Bahia, gli spettatori, durante la cerimonia di premiazione agli azzurri per il raggiungimento del terzo posto, hanno duramente fischiato il rappresentante FIFA, che in Marzo, durante una conferenza, aveva dichiarato, rivolto ai brasiliani:
“poche cose si stanno muovendo” e che gli organizzatori di 
tale evento avrebbero bisogno di “un calcio nel sedere”. Bersaglio delle critiche anche il governatore di Bahia Jaques Wagner, che però si è visto bene dal scendere sul campo per la cerimonia.

www.oglobo.globo.com

Poche ore più tardi, a Rio de Janeiro, fuori dallo stadio altra protesta e scontri con la polizia. Sul campo di gioco, durante la cerimonia di presentazione, due ballerini hanno cercato di mostrare una fascia con una scritta, subito strappata di mano dalla sicurezza. Si è comunque letto "Annullamento immediato della privatizzazione del Maracanà".
La presidente Dilma non era presente alla partita e si è limitata a fare le congratulazini ai giocatori con un videomessaggio.

sabato 29 giugno 2013

La "liceale" Bruna Marquezine

Da che il calcio ha così tanto spazio, non sono più mancate le varie mogli, fidanzate, accompagnatrici, amiche di una notte con il calciatore di turno. Questa estate il colpo mondiale è sicuramente stato Neymar, asso del Santos passato al Barcelona. In sua compagnia c'è questa giovane ragazzina (18 anni ad agosto 2013), che sembra una liceale, ma ha già un ottimo staff per curare la propria immagine e che si offre per campagne pubblcitarie a prezzi più bassi del 20-30 % rispetto alle "vecchie" modelle. Vedremo quanto durerà e che tipo di uomo è Neymar: se farà come Ronaldo, che ne ha avute tante, Bruninha non durerà più di qualche mese

A Salvador la prima Casa della donna


Sarà inaugurata nella capitale baiana, entro ottobre, la prima sede della Casa della Donna Brasiliana, un centro di aiuto per le donne vittime di violenza. La struttura vanterà la presenza di diverse figure professionali come psicologi, sociologi, educatori, assistenti sociali. Progettata dall'architetto baiano João Filgueiras Lima, detto Lelé, la casa includerà anche aree per giochi, sale di qualificazione professionale e aiuto per l'ingresso nel mondo del lavoro

Salvador vai ganhar, até o final de outubro, a primeira sede da Casa da Mulher Brasileira, centro integrado voltado para o público feminino em situação de violência.
A iniciativa faz parte do programa "Mulher, Viver sem Violência", do governo federal, lançado em maio deste ano. A estrutura vai contar com delegacias especializadas, juizados, varas, defensorias, promotorias e equipe psicossocial com psicólogas, assistentes sociais, sociólogas e educadoras.
A implantação terá investimento de R$ 4,3 milhões do governo federal, incluindo construção, equipamentos, mobiliário e transporte.
De acordo com a secretária estadual de Políticas para as Mulheres, Lúcia Barbosa, com a criação do espaço, será possível oferecer um acompanhamento completo às vítimas de violência.
"Por conta da distância entre os locais onde os órgãos funcionam, algumas mulheres abandonam o procedimento e, mais tarde, só voltamos a ter notícias delas nas páginas policiais", afirmou.
Ainda conforme  a secretária, a criação do centro integrado não vai anular os serviços já existentes. "Não se trata de uma substituição dos órgãos atuantes. A casa virá para agregar mais um espaço de enfrentamento à violência contra a mulher", disse.
Na opinião da promotora Márcia Teixeira, coordenadora do Grupo de Atuação Especial em Defesa da Mulher do Ministério Público do Estado da Bahia (MP-BA), a implantação da casa é uma forma de assegurar que as políticas públicas de enfrentamento à violência doméstica sejam efetivas. 
"A intenção é que a casa funcione como uma estrutura integrada. A Bahia estava sentindo falta de uma estrutura como essa. É um projeto completo, capacitado para  um atendimento humanizado".
Termo de cooperação
No próximo dia 11, todos os órgãos envolvidos na criação da Casa da Mulher se reúnem para assinar um termo de cooperação técnica. A partir desse encontro, serão definidos os detalhes da execução do projeto, como o local onde será construído.
A previsão, segundo a secretária Lúcia Barbosa, é que  funcione na Avenida Tancredo Neves, em terreno pertencente ao Instituto Nacional do Seguro Social (INSS).
De autoria do arquiteto baiano João Filgueiras Lima, o Lelé, o projeto contempla, ainda, áreas como brinquedoteca, espaço de convivência, auditório e salas de qualificação profissional e encaminhamento ao mercado de trabalho.
fonte: www.atarde.com.br

Vado, anzi no: la presidente Dilma non sarà presente alla finale di domenica



Cambiamento di programma per Dilma Rousseff: visto che le contestazioni non si sono ancora placate e dato il precedente di Lula contestato nel 2007 all'inaugurazione dei giochi panamericani, Dilma ha pensato bene di cambiare la propria agenda; l'aggiornamento è stato pubblicato venerdì notte, senza dare spiegazioni ufficiali.
Anche la combattiva Dilma, dunque, comincia a capire che le manifestazioni esigono una risposta seria, che, secondo fonti interne, Dilma starebbe preparando. Cosa non si fa in vista di una campagna elettorale?

venerdì 28 giugno 2013

Standard & Poor’s abbassa a negativa la nota sovrana del Brasile

Dopo una serie di trimestri con crescita inferiore alle previsioni del governo e dopo le misure del governo stesso di aumentare il tasso di interesse SELIC per cercare di frenare un'inflazione che in aumento:


L’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s ha abbassato da stabile a negativa la prospettiva sulla nota sovrana del Brasile, a causa di un deterioramento dei fondamentali di bilancio e del rallentamento della crescita economica.
L’attività del paese, che due anni fa era ancora in piena espansione, sembra essersi inceppata e gli indicatori macro economici sono stati inferiori alle attese degli economisti.
Le alte pressioni dell’inflazione hanno spinto la banca centrale brasiliana a rialzare i tassi, un giro di vite monetario che non incoraggerà certamente la crescita.
L’agenzia di rating aggiunge che il fatto di aver abbassato la prospettiva significa che sussistono molte probabilità di un nuovo downgrade nei prossimi due anni : “La persistenza di una debole crescita economica, dei fondamentali di bilancio ed esterni deteriorati e di una certa perdita di fiducia nella politica economica, potrebbero diminuire la capacità del Brasile di far fronte a uno choc esterno – sottolinea l’agenzia.

giovedì 27 giugno 2013

La lettera con le rivendicazioni del Movimento Passe Livre di Salvador

Manifestanti si preparano nella piazza Campo Grande
E' in corso un'altra manifestazione per le strade del Centro di Salvador del Movimento Passe Livre (MPL).
I negozi hanno chiuso prima e la polizia militare è pronta ad arginare eventuali azioni violente; i negozi dell'Av. Sete de Setembro e Rua Carlos Gomes hanno chiuso in anticipo, temendo che si ripetano i fenomeni di vandalismo contro i negozi.
Il sindaco di Salvador Antonio Carlos Magalhaes Neto, o semplicemente ACM Neto, ha dichiarato di essere pronto al dialogo con i manifestanti, che, dal canto loro si dichiarano a-partitari (senza appartenenza a partiti), ma non anti-partitari.
Intanto, i manifestanti hanno pubblicato una lettera con le seguenti dieci richieste: 

1. Gratuità degli autobus per tutti gli studenti, compresi quelli che frequentano corsi di preparazione per esami di ingresso in università.
COMMENTO: attualmente gli studenti pagano metà tariffa (quindi 1.60 reais, dato che la tariffa intera di Salvador è 2.80 reais). Vorrei ricordare che l'attuale sindaco di Salvador aveva garantito che il prezzo non sarebbe aumentato in questo anno e aveva altresì imposto la mezza tariffa per tutti nelle di domenica.

2. Ampliamento e rinnovamento degli autobus, con veicoli dotati di maggiore accessibilità per i diversamente abili.
COMMENTO: per legge solamente una percentuale degli autobus deve essere accessibile ai diversamente abili. Mentre gli autobus di Salvador hanno in media 8 anni

3. Autobus 24 ore al giorno
COMMENTO: secondo me il punto più comlicato: al momento gli autobus girano fino alle 23- 23,15 a seconda della linea. Ci sarebbero seri problemi di sicurezza a far viaggiare gli autobus 24 ore al giorno, per maggior pericolo di assalti ad autobus e ai passeggeri nelle fermate, spesso mal illuminate e senza telecamere o poliziotti nelle vicinanze

4. Creazione di un Biglietto Unico che permetta la realizzazione di 4 corse in 3 ore, come già esiste a San Paolo e altre capitali
COMMENTO: e come già esiste praticamente in tutte le città europee, con biglietti integrati tra autobus e metropolitana. Questo coprirebbe anche il problema di dover prendere più di un autobus quando non esiste un collegamento diretto tra 2 luoghi. Forse potrebbero essere aumentate le ore di validità, visto che con il traffico a volte serve molto più di un'ora per effettuare una corsa

5. Ampliamento del programma di riduzione della tariffa domenicale a tutti i giorni festivi, potendo pagare anche con la Salvador Card e non obbligatoriamente in contanti.

6. Eliminazione della tassa per le successive registrazioni nel programma Salvador Card.

7. Costruzione di nuovi stazioni per autobus e immediata ristrutturazione e migliori collegamenti fra quelle già esistenti, con più facile accesso alle persone con necessità speciali

COMMENTO: la Estaçao Lapa, situata nel centro di Salvador,  da anni è oggetto di proclama dei vari sindaci per ristrutturarla; finora nulla è stato fatto e la scala mobile è ferma e transennata da diversi anni. D Altre stazioni, non dispongono di servizi igienici utilizzabili (penso a Pirajà, nella periferia nord). 

8. Aumento del numero di corsie preferenziali per autobus

COMMENTO: sarebbe auspicabile, ma difficile da realizzare in molti luoghi per mancanza di spazio; neanche per le piste ciclabili ci si sta muovendo!

9. Maggiore trasparenza nella revisione dei contratti e costi con le compagnie di trasporto, soprattutto nel calcolo del costo del biglietto

10. Attivazione e ampliamento della metropolitana,

COMMENTO: il progetto per la metro di Salvador è vecchio di 13 anni. Finora il risultato è stato la realizzazione di 6,6 chilomentri di binari, ancora non attivi; dovrebbe essere inaugurata prima della coppa del 2014. Il progetto attualmente approvato prevede la realizzazione di più di 40 km e 20 stazioni, tra Cazajeiras, Lapa e dovrebbe concludersi nel 2015

11. Analisi del Ministerio Pubblico delle spese sostenute durante la costruzione della metro, negli ultimi 13 anni .

COMMENTO: il costo di realizzazione finora è stato di circa 1,6 miliardi di Reais

12. Maggiore integrazione tra trasporto su gomma, ferroviario e marittimo.

13 Realizzazione del progetto Cidade Bicicleta, che aveva promesso la realizzazione di altre piste ciclabili per un totale di 217 km di pista.

14. Utilizzo gratuito del treno del Suburbio di Salvador
COMMENTO: è un treno urbano che collega il quartiere Paripe a Calçada e copre 13.5 km

15. Ampliamento e miglioramento dei marciapiedi, migliorando l'utilizzo per i disabili

16. Miglioramento nel trasporto via mare, con introduzione della tariffa ridotta per studenti.

17. Reintroduzione del potere deliberativo al Conselho da Cidade.

18. Riattivazione del Conselho Municipal de Transporte

19. Integrazione della Area Metropolitana di Salvador

20. Attribuzione allo stato della responsabilità sul trasporto pubblico
COMMENTO: attualmente responsabile è la Prefeitura

21.Modifica del nome dell'aeroporto di Salvador (Deputato Luis Eduardo Magalhaes) cambiandolo in "2 de Julho ", data dell'indipendenza di Bahia

COMMENTO: interessante richiesta:l'attuale sindaco di Salvador ACM Neto è nipote del Deputato Luis Eduardo Magalhaes, come la prenderà?


Além disso, o Movimento Passe Livre Salvador gostaria de repudiar a violência promovida pela Polícia Militar às manifestações pacíficas em Salvador e em todo o Brasil. Apenas uma pequena amostra da violência cotidiana e sistemática da Polícia nas periferias, resultando no extermínio da juventude negra. Repúdio também à violência, hostilidade e intolerância por parte de alguns manifestantes a militantes de partidos políticos, tal como aconteceu em São Paulo. 
Repudiamos, ainda, os gastos indevidos do dinheiro público com eventos esportivos de grande porte, como a Copa do Mundo. Repudiamos o Projeto de Decreto Legislativo (PDC) nº 234/2011, do deputado João Campos (PSDB-GO), conhecido como “Cura Gay”. Repudiamos a presença do pastor e deputado Marcos Feliciano na Comissão de Direitos Humanos e Minorias da Câmara. Repudiamos o projeto que cria o “Estatuto do Nascituro”. Repudiamos o projeto de lei 7663/10, de autoria do Deputado Osmar Terra (PMDB/RS) que prevê, entre outros equívocos, a internação forçada de dependentes químicos. Repudiamos a PEC 215, que transfere a autonomia para decidir sobre demarcação de terras indígenas para o Legislativo. Repudiamos a construção da Usina de Belo Monte e o extermínio das comunidades indígenas. 
Para finalizar, nos posicionamos a favor dos 10% do PIB para educação pública Já, da utilização de 100% dos recursos do petróleo para as áreas sociais, da Reforma Política, da desmilitarização das polícias no Brasil, tal como recomendado pelo Conselho de Direitos Humanos da Organização das Nações Unidas (ONU) e de uma lei nacional que implemente o passe livre em todo o país! 
Com esta Carta, o Movimento Passe Livre Salvador, espera ter deixado de forma bastante clara e específica suas reivindicações e posicionamentos, com intuito de não dá margem a equívocos e à invasão do movimento por grupos oportunistas com pautas conservadoras. Esperamos agora uma resposta da Prefeitura Municipal de Salvador, do Governo do Estado da Bahia e do Governo Federal para iniciarmos o diálogo.

Salvador, 26 de Junho de 2013.


fonte: www.correio24horas.com.br

mercoledì 26 giugno 2013

Il Baiano Tom Zé lancia una canzone sulle proteste di queste settimane


Questi i link per ascoltarla : http://www.tomze.com.br/01-povo-novo.mp3


POVO NOVO

"A minha dor está na rua
Ainda crua
Em ato um tanto beato, mas
Calar a boca, nunca mais!
O povo novo quer muito mais
Do que desfile pela paz
Mas
Quer muito mais
Quero gritar na
Próxima esquina
Olha a menina
O que gritar ah, o
Olha menino, que a direita
Já se azeita,
Querendo entrar na receita, mas
De gororoba, nunca mais
Já me deu azia, me deu gastura
Essa politicaradura
Dura,
Que rapa-dura!"




Primi risultati delle proteste?

fonte:www.correio24horas.com.br

Oggi in 50 mila hanno manifestato fuori dallo stadio dove si stava giocando Brasile-Uruguai, in Belo Horizonte. Nel frattempo, l'Associação Brasileira da Indústria de Hotéis (Abih-RJ) ha dichiarato una percentuale di cancellamento di prenotazioni in hotel che è arrivata al 27% nel centro della città, mentre in altri quartieri turistici si è fermata al 12% ( fra i quartieri Flamengo e Botafogo), 7% (copacabana e Leme). 
Primi risultati
Sul fronte politico, è stato approvato un progetto di legge che prevede la destinazione del 75% dei proventi dalla vendita di petrolio all'educazione e del 25 % alla salute. Intanto,  la presidente Dilma sta muovendosi per discutere con l'opposizione sui quesiti da proporre tramite un referendum popolare, in vista delle elezioni del prossimo anno. 

BRASÍLIA - Com as galerias tomadas de promotores e procuradores, a Câmara derrubou por 430 votos a 9 - e duas abstenções - a proposta de emenda constitucional que reduzia o poder de investigação criminal do Ministério Público (a PEC 37). A votação, e em especial o placar, foi uma clara resposta à pressão das ruas ao Congresso. A PEC 37 era uma das matérias em tramitação mais atacadas pelas recentes manifestações nas ruas do País. Já na madrugada desta quarta-feira, 26, os deputados também aprovaram projeto vinculando recursos da exploração do petróleo (royalties) às áreas de educação e saúde. Melhorias nesses setores também estiveram entre as reivindicações de manifestantes.

O presidente da Casa, Henrique Eduardo Alves (PMDB-RN), chegou a anunciar que a votação ocorreria no dia 3 de julho, mas foi antecipada para atender ao “clamor das ruas”. Com a pauta do dia cheia de projetos, Alves recorreu a uma manobra regimental para garantir que a PEC 37 fosse apreciada - e derrubada - ainda nessa terça. Ao final da sessão ordinária que debatia o projeto que destina os royalties do petróleo para a educação, Henrique Alves interrompeu a discussão e convocou uma sessão extraordinária para discutir exclusivamente a PEC 37. Assim ele evitou o risco de a votação dos royalties avançar madrugada adentro e a PEC 37 fosse prejudicada por falta de quórum.

Para tentar um acordo no texto da PEC 37, foi constituído um grupo de trabalho coordenado pelo Ministério da Justiça, com a participação de deputados, delegados e procuradores. Mas não houve consenso. Ao começar a sessão sobre a PEC, Alves disse que a Casa trabalhou por um acordo entre as duas corporações - polícia e Ministério Público. “O povo brasileiro, que quer cada vez mais o combate à corrupção e à impunidade, gostaria de ver o MP e os delegados unidos”, declarou. “Demos um prazo até ontem (segunda-feira) para que na noite de hoje não tivesse nem vencedores nem vencidos.”

Pressão. Parlamentares admitiram que a pressão popular foi fundamental para derrubar a PEC. “Isso não aconteceria sem as ruas”, avaliou Walter Feldman (PSDB-SP), para quem, sem a voz das ruas, ao menos 70% dos deputados apoiariam o projeto.

A aprovação tornou-se possível graças a um acordo entre os partidos para votar, mais adiante, projetos que regulamentam os procedimentos de investigação do MP. “(O presidente Henrique Alves), escutando as ruas, resolveu trazer a pauta à votação mesmo sabendo que o processo não vai se encerrar”, disse o líder peemedebista Eduardo Cunha (RJ).

O autor da PEC 37, deputado Lourival Mendes (PT do B-MA), foi vaiado pelos manifestantes nas galerias ao subir à tribuna para defender o projeto. “Não é a PEC da impunidade”, afirmou o maranhense. “Lamentavelmente a PEC foi rotulada de algo que nada tem a ver com o seu objetivo.”

Royalties. Na madrugada, por volta de 0h40, o plenário aprovou por aclamação o projeto que destina 75% dos royalties do petróleo para a educação e 25% para a saúde. A decisão é uma derrota para o Planalto, que originalmente desejava carimbar o dinheiro apenas para a educação e só incluía os contratos futuros e de rendimentos do Fundo Social, criado no marco regulatório do pré-sal. O líder do governo, Arlindo Chinaglia (PT-SP), afirmou que não há compromisso em sancionar o projeto da forma como foi aprovado. A proposta será ainda analisada pelo Senado.

O relator do projeto, André Figueiredo (PDT-CE), estima que a proposta original do governo destinaria R$ 25,8 bi para a educação em 10 anos, enquanto o texto aprovado pode destinar R$ 280 bilhões para educação e saúde no mesmo período. A proposta ainda será analisada pelo Senado.

O aumento bilionário foi feito porque decidiu-se por mexer em contratos já assinados em áreas nas quais ainda não começou a exploração comercial até 3 de dezembro de 2012 e de metade dos recursos que serão destinados ao Fundo Social. A proposta do governo era só para novos contratos e envolvia apenas o rendimento de aplicações feitas com o Fundo.

A vinculação para a saúde foi feita de 25% sobre os royalties dos contratos, não incluindo os recursos do Fundo Social. O texto final prevê que União, Estados e municípios terão obrigatoriamente de investir esse percentual na saúde, impedindo que Dilma cumpra sua promessa de destinar tudo para a educação.

A bancada do PT foi fundamental para a derrota do governo. Parlamentares do partido da presidente argumentaram que não tinham como defender a posição do governo diante da diferença de valores previstos no projeto do governo e no relatório de Figueiredo. A partir da insatisfação dos petistas parte da base também passou a pressionar o governo. A negociação foi construída em plenário em paralelo a uma tentativa junto ao Executivo de retirada da urgência constitucional, o que poderia permitir o adiamento da votação na busca de um acordo.

O governo considera que da forma como o texto foi aprovado poderá haver questionamento judicial por se interferir em contratos já firmados.

(fonte: http://www.estadao.com.br/)

martedì 25 giugno 2013

Brasile-Uruguay e il quartiere Uruguai di Salvador

fonte: www.atarde.com.br

Alla vigilia del classico Brasile-Uruguai, mi è tornata alla mente una vecchia domanda sull'origne del nome Uruguai, quartiere di Salvador situato nella cidade baixa. Ebbene, non poteva che essere legato al mondo del calcio, vista la passione dei Brasiliani. Infatti, secondo l'antropologo Roberto Albergaria, il nome è un'omaggio alla nazionale celeste che vinse la coppa del 1950, in Brasile.
Il giornale atarde ha scoperto che ancora oggi diversi brasiliani hanno un debole per la nazionale dell'Uruguay, fra questi Nilton Silva, ex giocatore di squadre baiane fra cui il Botafogo-BA, Galícia e o São Cristóvão. Aveva 14 anni quando sentì alla radio della vittoria dell'Uruguai sul Brasile al Maracanà.
Ebbene, fu tanta la tristezza e il risentimento, che alcuni mandarono una richiesta ufficiale al sindaco per cambiare il nome al quartiere. 
Ma diversamente dall'Uruguay, al 51° posto nella classifica di indice di sviluppo umano (il Brasile è all'85° posto), il quartiere Uruguai presenta diversi problemi legati a sicurezza, strade in pessimo stato e mancanza in molte case di una rete di scarico.
Per questo abitanti del quartiere hanno creato la  Comissão de Articulação e Mobilização dos Moradores da Península de Itapagipe (CAMMPI), una rete che riunisce più di 50 organizzazioni e associazioni di zona per cercare di raccogliere informazioni dettagliate su condizioni di lavoro, salute, cultura e presentarle agli organi di governo.
(fonte: www.atarde.com.br)

Baiane nel mondo della moda

Sarà che io alle modelle ho sempre preferito donne "normali", come quelle che si incontrano per strada; concordo comunque sul riconoscimento alla bellezza baiana nel mondo della moda, in Brasile e all'estero. Di seguito un articolo che parla in particolare di Marina NeryMariana Santana,  Beatriz Santana,  Indira Carvalho e Elen Santiago

Fotos: Divulgação | Joy, Ten Model e Tato Bellini



A música de Gilberto Gil já avisava: "Toda menina baiana tem encantos que Deus dá". E é verdade, ao menos no que depender de um time de modelos baianas que tem feito bastante sucesso, tanto no Brasil quanto no exterior.
Proprietária da agência Joy, que funciona em São Paulo, Liliana Gomes conta que as baianas vêm sendo cada vez mais requisitadas. "Brinco que elas são as 'novas baianas'. Marina Nery, 19 anos, e Mariana Santana, 20, por exemplo, já estão no mercado há um bom tempo, estão mais adaptadas. Nossas baianas são maravilhosas".
Revelada durante os desfiles da São Paulo Fashion Week,  Marina Nery atualmente mora em Nova York. Já Mariana Santana tem no currículo participação em editoriais de moda da revista Marie Claire America e campanhas da marca Rugby Ralph Lauren.
Aos 17 anos, Beatriz Santana faz parte do time de apostas da Joy, e atualmente vive em Los Angeles. Ela é uma das modelos que se encontram no processo de development da agência.
Responsável pelo agenciamento das garotas baianas no exterior na Joy, João Henrique explica o processo: "antes de a modelo ser lançada internacionalmente, ela precisa passar por um processo chamado development, isso é, a transformação de uma menina crua em uma profissional de verdade. Após isso, os agentes fazem um trabalho para construir um portifólio para a modelo". 
Segundo João Henrique, as modelos brasileiras têm vantagens em relação às de outras nacionalidades. "Temos uma mistura de raças única, que fornece o que a moda exige: belezas atemporais, clássicas, com um pouco de sex appeal. As brasileiras são mais espontâneas, mais liberais, mais criativas".

Veteranas - Aos 23 anos, a baiana Indira Carvalho é a queridinha dos fotógrafos das grandes semanas de moda, e também conhecida pelo "carão" (expressão bem séria) nas passarelas.
A moça foi descoberta em 2004, no concurso Beleza Black, em Salvador, e chegou a desistir da carreira de modelo por quase dois anos, mas voltou depois de ser aconselhada por um amigo. "Vejo tudo isso como uma vitória. Não me preocupo com o que vou me tornar no futuro, acho que o sucesso é consequência de um bom trabalho", Indira afirma.
Segundo ela, é preciso mesmo sair de Salvador para seguir a carreira de modelo. "Com certeza, porque, se rolar um teste no mesmo dia, você não tem como chegar. Além disso, é bom mudar, traz amadurecimento", conclui ela, que atualmente mora em São Paulo.
Elen Santiago, 22, sonhava em ser veterinária, mas terminou se tornando modelo.  Desfilou para alguns nomes da moda baiana, como Karol Farias e Vitorino Campos. "Ela desfilou para mim quando ganhei o concurso de novos talentos do Barra Fashion, em 2009. Elen é superelegante, profissional, uma boa modelo", considera Vitorino.   

Trabalho duro - Engana-se quem pensa que é fácil. Em primeiro lugar, é preciso contar com uma ajudinha da mãe natureza: a modelo precisa ser alta (o que significa ter ao menos 1,74 m) e ser magra (quadril estreito, no máximo 92 cm), revela Liliana Gomes. "O mercado da moda é cheio de altos e baixos, então, é preciso que a modelo esteja sempre muito confiante", diz ela.
fonte: www.atarde.com.br

lunedì 24 giugno 2013

Capire le proteste


In questo articolo, di cui riporto la seconda parte, la giornalista Miriam Leitao ammette l'incapacità dei giornalisti nel non avere preveduto le manifestazioni avvenute in Brasile, così come quelle che della così detta primavera araba. Nell'epoca digitale, fenomeni chiamati in sociologia “di contagio” si sviluppano molto più velocemente: è necessario studiare a fondo la società brasiliana e i suoi giovani. Non si possono neanche tirar fuori eventi del passato, imitandolo nel criticare senza distinzione tutti i politici ovvero il sistema. La speranza, conclude la giornalista realisticamente, è che alla fine di di queste “camminate” i cittadini siano un po' più informati.

Uma coisa é certa: erramos todos. Cada comentarista ou analista da cena brasileira, seja em que área atue, pode dizer que alertou para erros na política ou na economia, mas ninguém previu a eclosão de um movimento desta magnitude. Quando estourou a rebelião contra governos árabes, um especialista conhecido nos Estados Unidos, F. Gregory Gause III, que há 20 anos é professor das melhores universidades americanas sobre Oriente Médio, teve a coragem de dizer que estava “totalmente errado”. Num artigo na “Foreign Affairs”, ele disse que não tinha olhado para o lado certo. Havia dedicado seu tempo a explicar porque as ditaduras da Líbia, do Egito, da Tunísia eram tão longevas e não viu o movimento se formando contra elas.
No caso do Brasil, é mais complexo porque é uma democracia forte em que a presidente foi eleita e exerce legitimamente seu mandato. O movimento é um difuso sentimento de insatisfação diante da incapacidade de o Estado atender às aspirações das pessoas. Há, claro, um cansaço transbordante com os casos de corrupção. É preciso separar o que é a fúria de quem praticou atos de violência e o que é a maioria da população, que vestiu branco e foi às ruas com a intenção de manifestar seus sonhos de um país melhor.
Sabe-se pouco da dinâmica dos movimentos na era digital. Sabe-se que eles não têm líderes claros e surpreendem pela rapidez do crescimento. É o velho contágio, que a sociologia estudou, mas em escala muito maior. O mestre Manuel Castells, que esteve aqui rapidamente, tem traçado algumas linhas do que é este mundo novo das redes de indignação e esperança, mas nem quem o lê com atenção imaginaria o que aconteceu no Brasil. Temos que ter a humildade de admitir que é preciso estudar mais o país, sua juventude, suas mudanças. E as pesquisas de opinião? O que é mesmo que perguntaram para captar tanta popularidade do governo? Como isso se encaixa com o que vimos agora?
O Brasil viveu um sufocante período de gritos e sussurros depois de reprimidas as passeatas de 1968. O movimento espontâneo da Praça da Sé na morte de Herzog, em 1975, foi surpreendente e decisivo para mostrar a exaustão com tão longo autoritarismo. A manifestação dos trabalhadores da Vila Euclides revelou a força dos novos líderes. As passeatas gigantes das Diretas surpreenderam até os organizadores pela sua força e dimensão, mas elas tinham lideranças sólidas em coalizão. Os caras-pintadas foram um efeito bumerangue. O ex-presidente Collor, que havia aprisionado o dinheiro das famílias, sem debelar a inflação, estava envolvido em denúncias de corrupção. Acuado, pediu que o povo fosse para a rua apoiá-lo. Colheu o oposto do que pediu.
O passado é completamente diferente do presente. Não se pode recorrer a ele. A rejeição a todos os políticos, que aparece nas manifestações, é compreensível, mas não é a solução. O atual sistema de representação está gasto, mas não se sabe o que pôr no lugar. Estamos numa transição para um mundo diferente. Minha esperança é que ao fim dos protestos o país tenha cidadãos mais bem informados.