Premessa
In tempo di crisi sono molti quelli che pensano di trasferirsi all'estero in cerca di lavoro. Se poi, potendo scegliere, si può lasciare il Bel Paese per uno che nell'immaginario collettivo rappresenta la bella vita, le spiagge, il mare e tutto quello che una persona può desiderare...beh, allora l'immaginazione può nascondere la realtà.
Pensarci bene
Non voglio qui né scoraggiare, né incitare certe decisioni, dettate non solo da esigenze economiche, ma anche e soprattutto esistenziali, quindi assolutamente personali e da rispettare.
Il Brasile non è un paese per fare esperimenti, in cui basta aprire il chiosco sulla spiaggia per campare bene.
Prima di fare un investimento di tempo o denaro, prendete in considerazione ogni aspetto, non solo economico. Ricordatevi che non è detto che se avete avuto successo con un'attività in un Paese, dobbiate per forza averlo anche in un altro; ogni luogo ha le sue abitudini: studiate prima bene il mercato, i comportamenti d'acquisto, il modo di pensare dei consumatori.
Il visto
E' il primo ostacolo da superare. Non si può partire dall'Italia come turisti e cercare lavoro (almeno regolarmente). Lavorare senza un regolare visto (ricongiungimento familiare, investimento) è assolutamente illegale e non vi assicurerà alcun diritto né forma di tutela legale.
In questa pagina trovate la lista (minima) dei vostri documenti necessari per richiedere il visto tramite il consolato di Roma.
Dopo 3 anni bisognerà dimostrare che la società aperta esiste ancora e che il business plan è stato rispettato.
Nei fatti, comunque, le difficoltà burocratiche non mancano: potrebbero venirvi richieste integrazioni di documenti (in particolare relative al numero di dipendenti che intenderete assumere).
Se volete evitare mal di testa aggiuntivi, rivolgetevi a qualche agenzia seria che si occupa di questa materia (posso consigliarla privatamente, oppure basta cercare sul web).
Il visto per ricongiungimento familiare, naturalmente consente di svolgere attività lavorativa. Sicuramente è il più facile da ottenere, ma non mi consiglierei mai di sposarvi o di fare un figlio con un/una brasiliana per ottenere un misero visto.
Lavorare in proprio
La maggior parte dei nostri connazionali tenta questa strada. I settori preferiti:turismo, mercato immobiliare, ristorazione. L'investimento iniziale può variare anche di molto, a seconda dell'attività e della zona. Normalmente, le città più piccole richiedono costi più bassi per l'acquisto di immobili, ma bisogna assicurarsi che il "giro" di turisti sia sufficiente.
Nella ristorazione la concorrenza non manca e bisogna fare molta attenzione alla scelta del personale e alla localizzazione, che determinerà il tipo di clientela che frequenterà il vostro locale.
Nel mercato immobiliare i migliori affare si fanno acquistando un terreno e costruendovi, per poi vendere o affittare l'immobile finito. Ma le competenze richieste e la trafila burocratica non sono per tutti.
Insomma, leggete quante più esperienze possibili nel web, andate sul posto e studiate bene il mercato. E non abbiate fretta.
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